Cinque storyline per il training camp 2021.

Con il training camp che si avvicina, alcune delle storyline che ci faranno compagnia per questo Agosto inziano a mettersi a fuoco e sono anche più del solito.

Del resto, il roster dei Lions 2021 è in una situazione molto diversa da quella degli scorsi anni: per buona parte dell’era Patricia (ma anche della gestione Caldwell, non dimentichiamolo), i Lions hanno fatto ricorso alla free agency per riempire i buchi dietro gli starter e fornire profondità alla squadra, con il risultato che già prima del training camp avevamo tutti un’idea ben definita di chi e dove fosse ciascun giocatore nella depth chart.

Quest’anno la situazione è ben diversa visto che la purga di questa primavera (dettata da motivi economici e non solo) ha portato ad un turnover ben superiore al 30% fisiologico e che l’approccio poco agressivo alla free agency hanno lasciato diverse zone grigie in diverse parti del roster, il che vuol dire che molti giocatori hanno la possibilità di guadagnarsi sul campo il posto in squadra la domenica, in puro stile meritocratico.

Da un altro punto di vista si potrebbe dire che ci sono pochi giocatori di primissima fascia in diverse posizioni, e che il talento affermato latita.

Oppure potremmo dire che ci sono molti soldati semplici e pochi ufficiali.

Qualcuno che se intendeva di soldati ed ufficiali come Napoleone Bonaparte soleva, però, ripetere che tutti i suoi soldati avevano nello zaino il bastone da Maresciallo, riferendosi alla consuetudine di promuovere i meritevoli ad alti incarichi senza pregiudizi.

Il 2021 sarà (potrebbe essere) per qualcuno l’occasione di non solo ritagliarsi un ruolo in campo ma anche di mostrare un potenziale ancora nascosto. Con questa chiave di lettura, eccovi X storie da seguire in questo training camp che sta per iniziare:

1. Ricevitori cercasi

Questo è più vero che mai per il reparto ricevitori che parte tra tantissimi interrogativi, per la prima volta dal 2008. Dopo l’arrivo di Megatron la sua presenza riusciva a nobilitare da sola un reparto molto sottile, poi abbiamo avuto la coppia Tate/Marvinio e poi Marvinio/KennyG. In ogni caso, giocatori che il talento di Matthew Stafford e la chimica riuscivano a nobilitare.

Quest’anno il repulisti è stato dettato da due fattori: il primo è stato che nessuno dei vecchi ricevitori era sotto contratto per il 2021 tranne Quintez Cephus (per scelta del caro Bob) e che nessuno di loro era così interessato a fermarsi per un rebuild; il secondo è che il nuovo front office ha deciso di seguire le tendenze più attuali cercando giocatori che sapessero essere “dannatamente aperti” per citare Dan Campbell che i ricevitori lenti e specializzati nelle prese contese che Stafford amava molto.

Una scelta comprensibile viste le differenze stilistiche tra Jared Goff ed il suo predecessore.

Il risultato di tutto questo e delle ristrettezze economiche dell’anno è una stanza di ricevitori varia ma accomunata da una cosa: uno o più punti interrogativi.

Tyrell Williams è considerato dai più il candidato numero uno al posto di primo violino ma è reduce da un brutto infortunio ed è sempre stato un ricevitore da 60-70 bersagli l’anno. Un primo ricevitore di solito ha un volume di bersagli quasi doppio.

Breshad Perryman ha avuto la sua stagione migliore con Antwaan Randle El a Tampa Bay ma Randle El era assistente e non responsabile dei ricevitori; in aggiunta i problemi di drop hanno perseguitato il primo giro di Baltimore nel 2016 ovunque sia stato.

Quintez Chepus ha avuto pochi bersagli nel 2020 ed ha pochi legami con il nuovo staff (ed è un impegno relativo); in particolare potrebbe andare in competizione con Amon-Ra Saint Brown in quanto entrambi artisti della traccia con caratteristiche simili. In ogni caso, entrambi sembrano avere il ceiling del ricevitore 2/3 (probabilmente nello slot) almeno sulla carta.

Abbiamo uno specialista come il Califfo Kalif Raymond con un limitato corpus di esperienze alle spalle, Victor Bolden che pare aver ben impressionato questa primavera (ma al terzo tentativo, dopo due anni di practice squad) ed un paio di giovani UDFA come Sage Suratt e Javon McKinley che potrebbero svolgere la funzione di “big receiver” che sembra essere stata trascurata, anche per scelta. Questo ruolo potrebbe essere anche affidato a Geronimo Allison, altri ricevitore non proprio atletico. Allison non era sicuro di arrivare a roster lo scorso anno prima di optare; forse quest’anno la concorrenza è meno forte ma non sono proprio sicuro che sia il giocatore che Lynn e Campbell cercano.

Chad Hansen me lo sono quasi scordato perché come referenza migliore ha quella di essere stato al college con Goff.

Per quanto si possa parlare del gioco di corsa, della OL dominante e di TJ Hockenson da questo gruppo devono scappar fuori almeno 200 ricezioni. Chiunque si guadagnerà la fiducia di Jared Goff, specie sui terzi down, potrebbe essere diretto verso un bell’assegno, quest’anno o il prossimo.

2. Chi è il CB2?

Sappiamo tutti chi sarà il QB1 questo settembre: si tratta di Jeff Okudah e gli auguriamo un bellissimo anno, grazie al cambio di coach, la rimozione dell’ernia inguinale che lo tormentava da anni e quant’altro.

Chi giocherà di fianco a lui è una questione aperta tra Amani O. e Quinton Dunbar. (Qualora dovesse esordire a dritto Iffy Melifonwu, vorrebbe dire che qualcosa è andato molto, molto storto questo Agosto.)

Amani ha avuto un’annata difficile ma sarei curioso di vederlo in uno schema meno schifoso di diverso da quello di Patricia; ha i mezzi atletici per riuscire ed ha mostrato di carattere malgrado le difficoltà, macinando giochi su giochi in una situazione sempre più compromessa. Permettergli di giocare meno contratto potrebbe sbloccare il giocatore che molti analisti vedevano in lui tre anni fa.

Dall’altra parte , Dunbar ha delle caratteristiche fisiche intriganti come ha riconosciuto in un’intervista a The Athletic lo stesso Aaron Glenn:

You see his ability to run here. He’s a 4.3 guy. OK. So that intrigues you even more … 6-2, a 4.3 and 33-inch arms? I can work with that. I mean, shit.

Ex-ricevitore ancora da sviluppare e con un’inclinazione naturale per giocare in press coverage, Dunbar potrebbe rapidamente diventare la prima scelta in ritiro, qualora si mostrasse rapido ad assimilare i principi predicati da Glenn.

3. Cosa facciamo delle safety?

Una safety era un’aggiunta che avevo previsto nel draft, anche abbastanza presto. Poi Brad Holmes ha deciso di privilegiare le trincee e lo capisco e rispetto la scelta. Ma aver aggiunto solo Dean Marlowe al gruppo continua a sembrare un rischio, anche perché il gruppo è composto da lui, Tracy Walker che viene da un 2020 così così e da Will Harris il cui nome generalmente genera nella tifoseria sorrisi di sufficienza e scuotimenti di capo. Qualcuno pensa che il succitato Ifeatu Melifonwu sia candidato per un passaggio a safety, il che sarebbe pure possibile. Ma nel 2022, visto che non è una transizione automatica.

Il resto son ragazzi di belle speranze.

Come la bella speranza nostra deve essere che Holmes resta un esperto di safety e che, quindi, se lui vede qualcosa in questo gruppo, noi ci fidiamo.

4. Chi c’è dietro i titolari nella linea offensiva.

La linea d’attacco è praticamente sistemata, con Penei Sewell che si occuperà dell’esterno destro. Uno dei passatempi dell’offseason sarà osservare come reagisce alle prime practice contro dei rusher del calibro NFL, tipo gli Okwara o Trey Flowers ma il posto è suo e ci mancherebbe.

Il posto di guardia destra è un altro discorso: dovrebbe essere di Halaapoulivaati Vatai, alias “Big V”. Il gioco dello stesso non è stato molto all’altezza del contratto ma le sue prestazione più convincenti sono arrivate proprio come guardia destra.

Certo, se devi pagare dodici milioni una guardia forse valeva la pena tenersi Glasgow ma facciamo finta di nulla stasera.

Il problema sono quelli che stanno dietro gli uomini di linea interni: Logan Stenberg che non ha prodotto molto altro per i Lions che alcune magliette Mr. Nasty condito da un tentativo sballato di spostarlo al centro non si sa perché ma c’erano di mezzo i due boss dello scorso anno.

Nessun veterano è stato rifirmato, ergo abbiamo a roster Evan Brown (undici presenze e quattro squadre in due anni), Evan Heim, Drake Jackson e Tommy Kreamer. Tutti UDFA necessari di una stagionatura in practice squad. L’unica riserva affidabile è Tyler Crosby che è più uno swing tackle ma può cavarsela un po’ dappertutto tranne che al centro.

Capisco l’idea di puntare su giovani con potenziale invece che su veterani dai limiti già noti ma un po’ di mestiere potrebbe aiutare a navigare le acque dela prossima stagione (e anche aiutare Jared Goff).

Tutto considerato vedere come si sistemerà la cosa dietro i titolari ha un’importanza non solo accademica.

5. Chi calcia? E chi ritorna?

No, realmente. Gli special team esistono e importano.

In particolare, i calci piazzati possono essere la dannazione di una squadra come sa bene chi ricorda il 2013 ed il 2014 pre-Prater ma un errore su un ritorno può essere ugualmente tremendo (chiedere ai tifosi Chargers).

I Lions hanno portato a Detroit Randy Bullock che è automatico sotto le 40 iarde ma estremamente poco affidabile oltre e che ha una reputazione per calciare particolarmente male sotto ereditata dai Bengals.

L’alternativa è Matthew Wright che ha un ruolino di marcia molto più ridotto (tre partite e quattro calci) e che quindi ha il fascino (e le incognite) della novità.

D’altra canto, la partenza di Jamal Agnew ha liberato il posto di ritornatore. Una scelta logica, visto che il buon Jamal non era riuscito a svilupparsi completamente né come corner né come gadget player in attacco ma, al netto di qualche fumble, la sua assenza nella terza fase si farà sentire.

Il primo candidato parrebbe Kalif Raymond ma ci vorrà probabilmente la preseason prima di avere una risposta chiara per chi ritornerà kick off e punt.


Ovviamente non è tutto qui (chi gioca nello slot difensivo? Bastano i LB nel roster? Come si divideranno le portate Swift e WIlliams) ma questo che vi ho scritto sono probabilmente le scelte più aperte e con più incognite e vi consiglio di tenerle sott’occhio questo Agosto.


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