Report: Matt Campbell avrebbe rifiutato un’offertona dei Lions

Secondo un report proveniente dal college football, i Lions, ad un certo punto del processo con cui hanno deciso il dopo Patricia, avrebbero fatto un’offerta davvero notevole al coach di Iowa State Matt Campbell.

Secondo il report, si parlava di un contratto di otto anni con 68,5 milioni di dollari garantiti e l’ultima parola sulle decisioni nel personale.

Può sembrare un prezzo esagerato ma Matt Rhule dei Panthers, solo due anni fa, ne ha firmato uno per 60 milioni per sei anni mentre il controllo del roster è un prezzo da pagare se vuoi sperare anche che la tua proposta venga considerata: nel football professionistico ci sono tre allenatori provenienti da programmi NCAA (Urban Meyer, Matt Rhule, Pete Carrol) e tutti e tre hanno in comune l’ultima parola sui giocatori da portare in squadra.

Il nome di Campbell era stato connesso fortemente ai Lions questo inverno, in quanto allenatore giovane, dinamico e specializzato nel creare una nuova cultura; l’interesse era talmente forte che Dan Campbell esordì nella sua conferenza stampa di presentazione con una battuta al riguardo (“Volevo davvero un colloquio con Sheila (Ford Hamp). Ho detto al mio agente fare di tutto per averlo, di dirgli che ero Matt Campbell”.) ma non c’erano indizi che un’offerta fosse stata formalizzata. E non ci sono tutt’ora visto che i giornalisti che seguono la squadra e gli insider nazionali sono rimasti spiazzati dalla rivelazione, il che la rende sospetta.

Molto probabilmente, i Lions stavano meditando su una proposta simile quando Campbell Matt ha deciso di ritirare il suo nome dalla considerazione e confermare la sua presenza nella NCAA.

Molto probabilmente il fatto che le trattative non abbiano mai raggiunto lo stadio “parliamo di cifre” ha avuto il suo impatto nella scelta ma bisogna considerare che il college è un ambiente molto più stimolante, diciamo, per i coach: il trattamento economico è spesso ottimo, sei l’arbitro assoluto del tuo programma e risuscitarlo, come ha fatto Matt Campbell con i Cyclones, ti mette spesso tra gli eroi popolari intoccabili per un bel po’. Aggiungiamo che un’annata 8-8 viene spesso vista dalla stampa come un successo e non come un “se il prossimo anno va così, ti dovrai cercare un altro lavoro” e diventa evidente come la transizione non sia molto allettante e le franchigie debbano imburrare il pane davvero bene.

Dall’altra parte, i coach proveniente dal college hanno spesso avuto grossi problemi ad importare le loro metodologie tra i professionisti: l’unico che possa vantare un palmarès di tutto rispetto è Pete Carrol. Anche Chip Kelly che era partito con due stagioni sul 10-6 ed un’apparizione ai playoff è stato cacciato in malo modo dopo un malaugurato tentativo di espandere la sua influenza sul personale (va detto che Philadelphia non aiuta come piazza).

Matt Campbell sarebbe stato una scelta interessante e molto rischiosa, che avrebbe richiesto un impegno a lungo termine. Dan Campbell è una scelta a sua volta interessante ed in grado di provocare quello shock culturale che la proprietà cercava ma con una esperienza notevole di come funziona una franchigia NFL che rende l tutto meno di rottura.

Vedremo cosa ci riserva il futuro ma, per adesso, le parti sembrano tutte soddisfatte così.


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