Preview 11/22: incontriamo il rebuild che tutti invidiano.

Lions vs Giants sulla linea di scrimmage

Ne abbiamo già parlato durante l’anno perché il rebuild dei New York Giants è decisamente un’aberrazione nel quadra classico della NFL, anche se un’aberrazione positiva e confrontarlo con la situazione dei Lions è un atto dovuto.

I Giants hanno cambiato GM (Joe Schoen), Allenatore Capo (Brian Daboll), provveduto a tagliare contratti pesanti, cercare di accumulare risorse future e si sono preparati ad un anno terribile.

Tutti gli esperti estivi li mettevano nelle profondità più infernali del power ranking, discettando se questo fosse il roster peggiore della NFL nella corsa verso la prima scelta assoluta del 2023 e quante partite potessero vincere.

Nessuno aveva risposto: "Bè, almeno 7" anche se avrebbero dovuto.

Perché i Giants in cui nessuno credeva sono sul 7-3.

Il perché è un misto di buon coaching che sfrutta le potenzialità del roster (sto parlando in particolare di quel fenomeno di Saquon Barkley, finalmente sano), della capacità di abbracciare il ruolo dell’underdog con allineamenti discutibili e blitz rischiosi per sorprendere l’avversario, nonché di tanto buon situational football e di pochissimi errori nei momenti clou.

E onestamente un sacco di fortuna nel calendario e nei momenti decisivi che schifo non fa mai.

Si può pensare che questa domenica sia quella che inizia una regressione, più o meno accentuata, verso la media ma è un pezzo che se ne parla e questa benedetta regressione non arriva mai.

Come detto, il roster offensivo ha come pezzo pregiato quel Saquon Barkley che rappresenta un’anomalia per i running back moderni come impiego ed importanza per la squadra, ad un livello forse anche superiore a quello di un Derrick Henry per i Titans, anche a causa della scarsa efficacia del comparto ricevitori (anche se forse è soprattutto l’assenza di un nome di grido a preoccupare i media) che rende Daniel Jones più efficace come pezzo mobile che come passatore.

Per i Lions sarà una sfida: la difesa a terra continua ad essere deficitaria come testimoniano le 258 iarde rimediate contro i Bears e limitare Barkley sarà un importante test di maturità.

Sull’altro fronte, la linea d’attacco dovrà lavorare duramente per evitare i mille mefistofelici blitz che Wink Martindale gli scaraventerà addosso per approfittare della scarsa pocket presence di Jared Goff. Il test sarà anche per Ben Johnson nel trovare una formula in grado di sfruttare adeguatamente i vuoti che si formeranno per l’aggressività dei Giants senza esserne spiazzato.

Per Detroit, una vittoria aprirebbe una striscia vincente di tre partite che manca dai tempi di Nonno Jim Caldwell e taciterebbe tanti critici anche ingenerosi che già volevano il rebuild morto e sepolto.

Ovviamente, per i Giants una vittoria sarebbe ghiotta come ulteriore passo per la stagione della vita e li manterebbe in scusa con i Philadelphia Eagles, che non si può mai sapere in NFL.

La partita inizierà alle 19.00 (1PM) di domenica presso il Metlife Stadium, in New Jersey; diretta ovviamente via gamepass o similari.

La serie è condotta dai Lions per 24-21-1; l’ultimo incontro è una vittoria dei Lions nel 2019 al Ford Field in piena era Quintricia.

Il numero da ricordare: 22

Le iarde ricevute da Kenny Golladay quest’anno per i Giants.

Il giocatore che sembrava destinato a diventare una stella durante la sua permanenza a Detroit è totalmente scomparso dal radar con addirittura più drop (4) che ricezioni (2) nel totale disprezzo dei media locali e con zero fiducia da parte del coaching staff.

Spiace per KennyG, ma sicuramente la decisione di non firmarlo o non taggarlo sembra sempre migliore di anno in anno il contratto ad altissimo prezzo offertogli pare essere stato uno degli errori decisivi per la fine della gestione Gettleman/Judge ai Giants.

Come cambiano le cose…

Injury Report

Partiamo con i Lions: problemi, tanto per cambiare, nella linea di difesa. Charles Harris ha rimediato un altro problema all’inguine e non giocherà (e l’ottima annata del 2021 sembra sempre di più un caso irripetibile). Stesso discorso per Josh Paschal con l’infortunio al ginocchio rimediato contro i Bears che gli impedirà di partecipare.

Premesso che potrebbe essere attivato domani sera DJ Chark, Josh Reynolds ha avuto un battuta d’arresto nell’ultima sessione della settimana ma resta questionble a questo punto, come Frank Ragnow che si allenato solo oggi. Malcolm Rodriguez ha avuto tre allenamenti pieni in fila ma anche lui non è sicuro possa giocare.

Per finire i giocatori in dubbio, DeShon Eliott si è allenato solo in parte quindi non sono così sicuro che possa superare il protocollo per la commozione cerebrale in tempo per domenica. Nel caso, il suo posto dovrebbe essere preso da CJ Moore.

Termina per almeno quattro settimane il ritorno in blu ed argento di Trinity Benson, finito prevedibilmente in IR e a cui auguri miglior fortuna che ne ha bisogno.

Per i Giants, è stato escluso dalla competizione il rookie TE Daniel Bellinger (occhio) mentre è doubtful l’altro rookie, il RT Evan Neal (ginocchio). Tra i questionable, troviamo il DL Dexter Lawrence (schiena), il nostro vecchio amico Kenny Golladay (tendine. Certe cose non cambiano), l’altro WR Wan’Dale Robinson (tendine pure per lui), la S Dane Belton (clavicola) e l’OL Josh Ezeudu (collo).

Secondo i bene informati, Golladay, Belton e Ezeudu dovrebbero essere in grado di giocare, anche se non mi stupirebbe affatto un Golladay inattivo per scelta tecnica, questo specie se fosse disponibile Robinson.

L’angolo della tattica

Uno dei modi in cui si può contenere più facilmente un quarterback molto mobile è sicuramente giocare più zona, in modo che i cornerback guardino il QB e siano più rapidi ad intervenire in run support.

Purtroppo, il personale dei Lions è molto più portato a giocare ad uomo: sia Jerry Jacobs che Will Harris, in particolare. Anche Jeff Okudah che avrebbe i mezzi per giocare in entrambi gli schemi, ha giocato essenzialmente uomo dal 2020. Ci sarebbe Amani O. ma la sua stagione è stata davvero terribile.

Quindi, preparatevi a concedere diverse corse a Jones e Saquon ma ricordate che l’alternativa potrebbero essere completi da 20 e passa iarde nelle aree di confine tra zone come come se piovesse, specie se non dovesse giocare DeShon Eliott (con conseguenti problemi per le safety).

Pronostico

I Lions stanno iniziando a prendere coscienza delle loro potenzialità e le due vittorie pesanti appena in carniere gli danno una relativa mancanza di pressione sulle spalle.

Il campo dei Giants è notoriamente difficile ma il loro gioco li rende molto simili ai Bears appena battuti (anche se allenati decisamente meglio e con QB che oltre a correre, lancia pure).

C’è davvero una seria possibilità che un certo calo dei Giants possa avvenire ed, infatti, i bookmaker li danno saggiamente in vantaggio del solo fattore campo (i famosi tre punti).

Potrei indicare i Lions vincenti senza troppi patemi e senza essere indicato come partigiano senza speranza.

Tuttavia, non sono ancora sicuro che Jared Goff e compagnia possano mettere in cantiere una striscia vincente di tre partite. Probabilmente la differenza di coaching staff si farà sentire

Lions 20 – Giants 23

(Come? No, niente scaramanzia. Non che lo ammetterei mai, se anche fosse).


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